Xilvar: un pianeta per Plerion

Siccome sono ancora esausto per questioni personali, ma non voglio lasciare il blog del tutto inattivo, approfitto del tema “pianeti” per il mese di novembre del Vecchio Carnevale Blogghereccio, e vi rifilo un articolo di tutto riposo.

Plerion è un GdR dal regolamento molto snello, di ambientazione fantascientifica, derivato da Cairn. A svilupparlo è stato un autore indipendente, Zeruhur di Zotiquest Games.

Tempo fa mi ero creato un PG per giocarlo (spero di poter riprendere presto!), e questo PG aveva una sua razza aliena e un suo pianeta d’origine. La gran parte degli spunti, aggiungo, veniva dalle ottime tabelle casuali che il gioco mette a disposizione.

La fantascienza non è il focus di questo blog, ma scoprirete che Xilvar è giocabilissimo come mondo “medievaleggiante” a sé, lasciando le astronavi in secondo piano.

Xilvar

Xilvar è un piccolo pianeta lussureggiante della Via Lattea, in orbita intorno a un sole giallo di un sistema binario di stelle. Grazie alla bassa gravità e alla gran quantità di luce (per metà dell’anno non esiste una vera notte ma solo una sorta di crepuscolo) la vegetazione raggiunge dimensioni colossali.

Il sistema si trova ai confini dell’Egemonia Umana: non direttamente sotto il suo controllo, è una sorta di protettorato commerciale. Esporta una grande varietà di prodotti vegetali (frutta, alghe, bacche, semi), e soprattutto la celebre Erba di Xilvar, usata dall’industria farmaceutica: sugli umani ha infatti straordinarie proprietà curative.

Immagine realizzata con Night Café Studio: https://creator.nightcafe.studio/

I nativi, i Felinidi Xilvariani, sono di piccola taglia, pelosi, e ricordano dei grossi gatti, a parte la postura perlopiù eretta e le mani prensili. La loro saliva ha poteri lenitivi e rigeneranti.

Benché siano stati raggiunti dalla tecnologia spaziale, la stragrande maggioranza di loro ha scelto di continuare a vivere all’antica maniera tribale, basata sulla caccia e su una tecnologia poco più che medievale. Vivono tra gli alberi: molti di loro non hanno mai messo piede al suolo. La loro architettura ha uno sviluppo verticale. Tra le piattaforme non ci sono, in genere, scale né passerelle: si fa affidamento sulla bassa gravità unita alle spiccate capacità di salto.

La loro società dà scarsissima importanza ai legami familiari, alla comunità e alle gerarchie formali, esaltando invece il singolo individuo. La ricchezza materiale e il successo nella caccia ti garantiscono prestigio, ma al primo segno di difficoltà tutti ti voltano le spalle.

Sui Felinidi Xilvariani l’Erba di Xilvar ha effetti allucinogeni e stupefacenti: chi ne fa uso va spesso incontro a una spirale di dipendenza, e al disprezzo generale.

Raskyo M’Drani

Raskyo ha lasciato il pianeta molto giovane, in cerca di fortuna: le sue scarsissime doti fisiche (ben lontane dall’agilità fenomenale dei suoi consimili) lo avevano reso un emarginato.

Ha vagato da una nave all’altra e da una stazione spaziale all’altra, vivendo di espedienti e di veri e propri furti. A un certo punto è stato reclutato da una banda di ladri abbastanza organizzati.

Avrebbe potuto fare carriera, ma ha avuto la malaugurata idea di assaggiare l’Erba di Xilvar. Ha iniziato a spendere crediti su crediti per procurarsela, ed è diventato sempre più goffo e distratto, finché la banda non lo ha espulso: ha salvato la pelle per pura fortuna, scappando su un veicolo rubato e poi imbarcandosi sulla prima nave. Ora sta cercando un modo di rimettersi in sesto.

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