Lunga vita al Re dei Rospi

Per una sessione del mio progetto “Non è l’Aèlle” ho usato un’avventura introduttiva del Blog Bellicoso, Il Re dei Rospi. Volevo giocarla da tempo. L’ho leggermente rimaneggiata per renderla un po’ più difficile (da livello 2 più che livello 1) e un pochino più complessa.

Beh, è stato un grande successo! Se vi va di approfondire, vi condivido rapidamente i miei appunti.

Qualche info preliminare

A volte succede, a noi blogger, che un singolo articolo, a cui avremmo dato poca importanza, per motivi misteriosi “esploda” registrando accessi costanti e diventando, a modo suo, più “famoso” del previsto. Nel mio caso è accaduto con Incontri casuali in viaggio (fatti bene): non penso sia niente di che, eppure per qualche ragione viene letto un sacco (relativamente parlando), complici forse gli algoritmi di ricerca e/o il passaparola (o forse qualche bot?). Nel caso del buon Pippomaster, autore del Blog Bellicoso, un fenomeno del genere ha riguardato la sua avventura Il Re dei Rospi.

Devo dire che secondo me ha dei pregi notevoli. A prima vista può sembrare banale, ma in realtà proprio per questo è molto pratica: brevissima da leggere, semplice ed efficace, contiene senza fronzoli tutto l’essenziale. C’è un problema chiaro da risolvere, con un buon aggancio. Ci sono gli incontri precostruiti e precalcolati, cosa che in D&D 5e può tornare utile a molti. E in coda c’è un elenco di spunti per possibili varianti. In effetti è proprio perché era così semplice che ho potuto facilmente usarla come base per qualcosa di più complesso.

In questo articolo proverò a conservare quel pregio: sarò molto stringato e punterò all’essenziale nel descrivere il mio adattamento.

Quanto a Non è l’Aèlle: per chi non lo sapesse, è una serie di one shot autoconclusive in cui faccio da Diemme, a Pisa, in presenza, con il supporto dell’associazione The Agency. Uso il regolamento standard di D&D 5e, quasi senza variazioni. Si può conservare il proprio PG, con esperienza e bottino, da una sessione all’altra, se sopravvive.

Una palude come dungeon

Ecco l’aggancio che ho distribuito per questa avventura:

Prima gli uomini-rana erano più o meno pacifici, ma ultimamente si sono fatti aggressivi. Oltre a rubare il bestiame e attaccare i viaggiatori, hanno rapito 4 contadini, trascinandoli nella loro palude. Si dice che abbiano un nuovo sovrano, il Re dei Rospi. Il villaggio di Manbassa ha fatto una colletta: offre una ricompensa a chi riuscirà a salvare le vittime e a riportare la pace nella regione.

Il cambiamento più sostanziale è stato inserire una mappa, trasformando di fatto la palude in un dungeon a tutti gli effetti:

  1. Bivio iniziale con totem minaccioso.
  2. Pontile attraverso lo stagno. Instabile, si rischia di cadere in acqua. 2 anguille giganti affamate.
  3. Pattuglia di 3 uomini-rana + 1 rana gigante addestrata.
  4. Un uomo-rana isolato, Gekko, arrampicato su un albero per sfuggire a 3 varani affamati. Umile erborista, adora il Re Rospo, sua moglie è parte della sua guardia scelta.
  5. Passaggio insidioso con sabbie mobili nascoste.
  6. Accampamento di 5 uomini-rana (il capo ha una pozione della crescita), incursori fanatici, con prigioniero il giovane pescatore umano Ciccio.
  7. Gruppo di 5 uomini-rana pescatori (il capo ha una rana canterina, piccola rana intagliata che canta una canzoncina se bagnata), con grosso pesce appena preso. Non amano il Re Rospo ma diffidano degli stranieri.
  8. Isolotto roccioso, nido di 4 granchi giganti. C’è un relitto con forziere (contiene monete e 2 oggetti magici).
  9. Pontile interrotto con guado, e 4 granchi giganti in agguato.
  10. Posto di guardia con 4 uomini-rana + 2 rane giganti addestrate.
  11. Villaggio, con Re Rospo su un trono di pietra, e 4 uomini-rana della sua guardia scelta (una, Pulka, è la moglie di Gekko, vedi #4). Sotto il trono, tesoro del re. Dietro di loro, 4 prigionieri umani sepolti fino al collo nel fango.

Come mia abitudine da un po’ di tempo, ho messo anche una tabellina di incidenti casuali al passare del tempo:

d6Incidente
11d2 serpenti velenosi nascosti, disturbati
21d3+1 varani affamati
31d3 uomini-rana di pattuglia
41d3 uomini-rana di pattuglia
5Presagio (tirare di nuovo con d4, ma i PG si accorgono della cosa con largo anticipo e possono evitarla o prepararsi)
6Niente

Opzionale: retroscena

Nella mia giocata il Re Rospo era un rospo intelligente, mutante, che si riproduceva iniettando uova all’interno di umanoidi a sangue caldo. Nel giro di una settimana l’uomo si schiude e il nuovo rospo mutante emerge dal corpo dell’ospite, uccidendolo. Dei 4 prigionieri dietro il suo trono, 2 (un uomo e una donna) sono stati infettati qualche giorno fa, sono molto malati, con pelle verdastra, e privi di conoscenza; gli altri 2 (di nuovo uomo e donna) sono stati infettati giusto ieri, hanno il ricordo traumatico della procedura ma stanno ancora bene.

Opzionale: modifiche ai mostri

Per dare più varietà agli uomini-rana ho dato ad alcuni di loro un attrezzo particolare tra i seguenti.

  • Arpione con fune. Simile alla lancia, ma se usato a distanza costringe anche a compiere un tiro salvezza per non essere atterrati e, se si fallisce di molto, trascinati verso l’attaccante.
  • Rete. Inizialmente è ben ripiegata quindi ha vantaggio al tiro per colpire. Non fa danni ma intralcia la vittima e permette di provare ad atterrarla con uno strattone. (Per maggiori info…)
  • Scudo appiccicoso. Ispirato a quello dei kuo-toa. Se il portatore viene attaccato in mischia e non colpito, come reazione può provare a intrappolare l’arma dell’attaccante.

Quanto al Re Rospo: ho usato la scheda del rospo gigante della SRD di D&D 5e, ma con Int 10, Sag 12 e Car 9, più le seguenti capacità.

  • Masticazione. Al posto di ingoiare. Non è abbastanza grosso da ingoiare intero un PG, ma finché lo trattiene nella bocca può usare un’azione per infliggergli automaticamente i danni del morso, senza bisogno di tiro per colpire.
  • Lingua. Arma a distanza, infligge solo pochi danni da veleno, ma è appiccicosa: la vittima è subito trascinata nella bocca se non supera un TS.
  • Gracidio. Simile a un’arma a soffio: danni da suono ad area, si ricarica con 5-6 su un d6 ad ogni round. Se qualcuno è preso nella bocca, si libera ma non ottiene il TS per dimezzare i danni.

Com’è andata al tavolo

Avevo 5 giocatori, di cui solo 2 avevano già giocato un’altra sessione di Non è l’Aèlle. Hanno preso la strada per l’area 4. Qui un PG che era andato in avanscoperta è stato troppo avventato ed è stato circondato dai varani: è morto subito.

(Tra parentesi: le morti sono state davvero frequenti nelle mie giocate a D&D 5e. Non capisco chi si lamenta della scarsa letalità di questo gioco, quantomeno ai bassi livelli.)

Gekko è rimasto colpito dal suo eroico sacrificio, ed è stato facile per i superstiti convincerlo a far loro da guida. Su suo consiglio hanno evitato l’area 5, e arrivati alla 9 hanno girato attorno allo stagno, perdendo tempo, anziché rischiare di guadarlo. Si sono imbattuti in una pattuglia (evento casuale), ma con la diplomazia e l’aiuto di Gekko sono passati.

All’area 10 hanno architettato un complesso piano per aggirare il posto di guardia, ma è andato storto e si è scatenata la violenza. Hanno vinto, mentre Gekko fuggiva terrorizzato verso la 11. Sono andati lì anche loro, e hanno affrontato il Re Rospo con le sue guardie (alla morte di Pulka, Gekko sconvonto è entrato in battaglia anche lui, tirando palle di fango). Sono sopravvissuti per un pelo: è rimasto in piedi solo un PG con 2 punti ferita, ed è riuscito a stabilizzare gli altri.

Per colpo di fortuna, uno di loro era un paladino e aveva giusto abbastanza cariche di imposizione delle mani per guarire dall’infezione tutti e quattro i prigionieri, risparmiando al gruppo un dilemma etico non da poco!

L’unico oggetto speciale degli uomini-rana che ho avuto occasione di usare spesso sono stati gli arpioni, mentre le capacità speciali del Re dei Rospi sono state utilissime.

Devo ringraziare il Blog Bellicoso per questa bella giocata, ci siamo proprio divertiti!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.